A qualcuno piace caldo
… ma NON sempre.
Nel 1959 questa pellicola vinse un Oscar e 3 Golden Globe.
Il film, scritto e diretto da Billy Wilder divenne nel tempo un’icona della cinematografia.
Nel 2000 l’American Film Institute l’ha inserita al primo posto fra le 100 migliori commedie statunitensi di sempre.
Un vero capolavoro, insomma.
Oggi ho voluto giocare con le parole di questo famoso film per raccontare uno spaccato del nostro lavoro.
“A qualcuno piace caldo” potrebbe tranquillamente essere il titolo di cortometraggio per PAVIMENTAZIONI STRADALI in CONGLOMERATO BITUMINOSO.
Il leitmotif di chi lavora questo materiale è legato indissolubilmente al titolo del film di Wilder.
“A qualcuno piace caldo” è l’imperativo di questo TIPO di LAVORAZIONE.
L’ASFALTO (come molti lo chiamano) deve essere lavorato a caldo, a temperature elevate (generalmente fra i 130 e i 150 gradi centigradi).
Se la temperatura del materiale scende troppo, il prodotto diventa difficilmente lavorabile, fino a diventare addirittura inutilizzabile.
Ma, le cose stanno cambiando.
Esistono conglomerati lavorabili anche a temperature più basse.
Sono ancora poco utilizzati (soprattutto perché negli appalti NON sono sempre ammessi) ma li vedremo presto prendere piede perché presentano tantissimi vantaggi.
Utilizzandoli riduciamo:
1) emissioni di CO
2) vapori
3) calore radiante proveniente dall’asfalto
E tutto questo garantendo resistenze meccaniche elevate sia per gli strati strutturali che per quelli di finitura.
Ma soprattutto … è completamente compatibile con l’asfalto riciclato. Le temperature di miscelazione ridotte, infatti, provocano una minore ossidazione del bitume nell’asfalto di recupero.
Esiste la possibilità di riutilizzare il materiale riciclato (fresato) fino a quasi il 100%
Questo è un ASPETTO veramente molto IMPORTANTE!
Si aprono scenari incredibili. A breve pubblicherò un articolo dedicato al tema.
Per oggi è tutto.
Come sempre …
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Io ti ringrazio e ti saluto
A presto.
Francesco G.