… un GRANDE PROBLEMA

Quante volte durante un temporale hai messo i “piedi a mollo” ?

E quante volte, durante un acquazzone, hai attraversato con l’auto veri e propri laghi d’acqua?

 

Capitava anche In passato –  certamente –  oggi è diventato un fenomeno preoccupante.

Come risolvere allora il problema delle strade allagate? Lo vediamo in questo articolo.

 

I temporali assumono sempre più le sembianze di “tempeste tropicali”. I cambiamenti climatici stanno portando a situazioni fino a poco tempo fa inimmaginabili.

Possiamo arrabbiarci, indignarci, inveire contro il Governo di turno …

… MA

… occorre trovare una SOLUZIONE. Ed esiste, fra poco la vedremo insieme.

 

Comprendo perfettamente il tuo stato d’animo in certe circostanze.

Cantine e garage allagati, fango ovunque, pozze d’acqua enormi da attraversare. Tutto ciò crea disagio, sconforto ed un danno economico talvolta sostanzioso.

Oggi vedremo cosa è possibile fare per migliorare la situazione ed evitare in futuro di arrabbiarsi ogni volta che piove un po’ più del solito.

Esaminiamo il problema

 

Ti faccio un paio di domande veloci: quando piove a dirotto, perché l’acqua non defluisce?

Perché si alza il livello sulla strada?

A questo proposito avevo scritto un articolo qualche tempo indietro – ACQUA  PIOVANA: ecco come risparmiare soldi ed evitare disastri ambientali – perché quando il problema sfugge di mano subentrano le catastrofi.

Oggi ti aiuterò consigliandoti le migliori SOLUZIONI contro gli allagamenti di strade, cortili e piazzali.

Vediamole per ordine.

Prima di tutto

Partiamo dalla basi.

L’acqua scorre sempre verso basso (come ci hanno insegnato fin da bambini). Nel fare ciò, segue una linea (più o meno marcata) chiamata di massima pendenza.

In alcune situazioni – quando abbiamo poca pendenza – defluisce molto più lentamente creando accumuli. Man mano che continua a piovere, questi accumuli si trasformano in veri e propri “laghi”. E spesso si porta con sé fango e altri detriti.

 

Considerati questi aspetti, la prima cosa da fare è pianificare bene le pendenze. Altrimenti saranno guai.

Quindi, il mio primo consiglio, prima ancora di pensare ad una bella pavimentazione, è quello di pianificare bene lo smaltimento delle acque meteoriche. Esistono 3 diverse soluzioni.

Quali sono? Vediamole una per una.

La più antica consiste nel realizzare canali di scolo adeguati, ai lati della strada o di un piazzale.

Si tratta di “fossati”, generalmente a sezione trapezoidale, adeguati a raccogliere e smaltire grandi quantitativi d’acqua. Dove abbiamo a disposizione spazi laterali molto ampi rappresentano una soluzione efficace.

Ma in determinati contesti, come ad esempio quello urbano, trovano difficoltà di applicazione perché limitano gli spazi disponibili per la viabilità. Oltretutto metterli in sicurezza aumenta notevolmente i costi.

La seconda soluzione (forse la più usata fino ad oggi) è rappresentata dalla canalizzazione dell’acqua attraverso tubi di idoneo dimensionamento.

Queste tubazioni devono essere in grado di trasportare velocemente, per tutta l’acqua piovana in bacini di raccolta.

Pur essendo una soluzione efficace presenta alcuni problemi. Li vediamo brevemente.

In primo luogo occorre tenere queste tubazioni pulite, altrimenti si creano in breve tempo ostruzioni pericolose. In questi casi l’acqua non defluisce più e comincia a fuoriuscire da dove era entrata (i pozzetti di raccolta). Situazione analoga quando i tubi sono dimensionati in maniera errata. Se troppo piccoli (in base la contesto) non riescono a smaltire a sufficienza le acque meteoriche causando fuoriuscite e allagamenti.

Altro problema: non sempre esiste la possibilità di convogliare queste tubazioni in un idoneo bacino di raccolta. In moltissime città purtroppo non esistono questi “enormi contenitori” (spesso fiumi) in cui riversare acque piovane. In questi casi vengono riversate nella rete fognaria. Tutto ciò crea un sovraccarico sulla rete di depurazione con l’aggravio di un inutile e costoso trattamento di acque piovane pulite.

come fare?

Fino ad ora abbiamo i 2 sistemi più utilizzati. Vediamo ora un sistema più efficace.

Eccoci alla terza soluzione, quella che nei prossimi anni sostituirà (o almeno andrà ad implementare) quelle fin’ora utilizzate.

Ti ricordo ancora una volta quanto sia importante pianificare questo aspetto – lo smaltimento delle acque piovane – prima di procedere con qualunque nuova pavimentazione esterna.

Anche nel caso stessi valutando il rifacimento di un pavimento esterno esistente, prima di pensare a materiali, finiture , focalizzati bene su questo aspetto: smaltire l’acqua piovana viene prima di tutto.

Successivamente è bene concentrarsi anche su altri aspetti fondamentali. Ne ho parlato approfonditamente in alcuni articoli del blog. Sono risorse gratuite a cui puoi attingere per informarti meglio, nel caso stessi per esempio programmando dei lavori a casa tua. (trovi i collegamenti in fondo a questo articolo)

Molti li sottovalutano, perché spesso li ignorano. Consigliati molte volte da persone poco preparate, o peggio ancora, avvezze a lucrare sui clienti trascurano questi passaggi. Salvo poi ritrovarsi pavimenti di pregio rovinati dopo poco tempo o problemi peggiori a cui porre rimedio una volta ultimato il lavoro.

Evita brutte sorprese, informati bene prima di iniziare.

 

Ora torniamo all’argomento di oggi: la soluzione alle strade allagate.

Ricordi? Poco fa ti ho parlato delle 3 tipologie utilizzate oggigiorno.

Abbiamo visto fin ora le prime 2.

La prima: fossati di scolo

La seconda: condotte e tubazioni

La terza: la vediamo ora.

Di cosa parliamo? Di un cambio radicale di direzione

la vera RIVOLUZIONE delle PAVIMENTAZIONI ESTERNE

Grazie anche a Normative Europee più severe vedremo sparire sempre più i canali di scolo e le tubazioni, in favore di nuovi sistemi basati su … PAVIMENTAZIONI DRENANTI: ecco cosa rivoluzionerà il mondo di smaltire le acque piovane nei prossimi decenni.

Di cosa si tratta? Come avrai capito dal nome sono pavimentazioni in grado di drenare l’acqua negli strati sottostanti.

A questo punto, attraverso diverse soluzioni (specifiche a seconda del caso) quest’acqua viene allontanata, raccolta, o entrambe le cose. Occorre valutare bene tutti questi aspetti e dimensionare correttamente i drenaggi.

Ma per fare ciò occorrono valutazioni specifiche che non è certo possibile semplificare in poche righe.

Soprattutto perché le caratteristiche di ogni sito influiscono in maniera determinante sulla scelta corretta da utilizzare.

 

Sto ultimando alcuni articoli in cui analizzo le migliori soluzioni in fatto di pavimentazioni drenanti. Molte di queste le ho già testate e posso dirti come funzionano, dove è meglio utilizzarle e dove assolutamente sono da evitare.

Se non vuoi perderti queste preziose informazioni iscriviti alla Newsletter. All’interno troverai far l’altro le ultime novità e tendenze in fatto di pavimentazioni e soluzioni per esterno.

Se invece desideri una consulenza specifica e personalizzata la trovi qui.

 

 

 

P.S.: oggi abbiamo visto insieme quali sono i 3 sistemi per scongiurare il rischio di allagamenti sulle pavimentazioni esterne.

Ti ho parlato della corretta strutturazione.

Abbiamo visto in quale direzione vanno le nuove Direttive Europee e qual’è la miglior soluzione proposta.

Hai compreso quale tipologia di pavimentazione è idonea a perseguire questo risultato (smaltimento efficace delle acque piovane)

Permettimi ancora di suggerirti:

cosa assolutamente NON fare

Non farti “appioppare” (perdonami il termine) un prodotto qualunque da venditori senza scrupoli.

Diffida da “l’impresario” , colui che sentenzia sempre con : “abbiamo sempre fatto così … siamo sempre andati  bene così …”. Difficilmente è un professionista attento ai cambiamenti : cosa ha imparato ad inizio “carriera” continua a farlo ancora oggi, anche nel caso si tratti di pratiche universalmente riconosciute obsolete e sorpassate.

Valuta sempre attentamente produttori e rivenditori di materiali da costruzione. Ricorda che promuovono i loro prodotti, difficilmente offrono soluzioni e  praticamente mai ti consiglieranno qualcosa che non hanno a catalogo.

Io consiglio sempre di partire da un’idea, analizzandone fattibilità, adeguatezza, vantaggi e svantaggi. Successivamente l’idea va sviluppata ricercando i materiali idonei e le procedure di applicazione corrette.

Strutturala e sviluppala per bene, poi scegli i materiali idonei e le procedure di applicazione corrette. Puoi farti consigliare  da chi è più esperto in materia (se ti interessa puoi approfondire qui ).

Negli ultimi anni le tecnologie si sono evolute per venire incontro alle nuove problematiche.

Ed è per questo che c’è stato un cambiamento radicale anche nel modo di progettare pavimentazioni esterne.

Questo cambiamento esploderà e rivoluzionerà il modo di gestire la raccolta delle acque meteoriche e tanti altri aspetti.

 

se vuoi approfondire …

P.P.S: come promesso ecco il collegamento ad altri 3 articoli che è bene che tu legga prima di realizzare qualunque nuovo pavimento esterno (strada, cortile, patio, etc.).

In questo articolo – Hai la STOFFA giusta? – capirai l’importanza di separare alcuni strati della tua pavimentazione esterna e in che modo farlo.

Quest’altro articolo – La vera FORZA di una PAVIMENTAZIONE per esterni – ti chiarirà le idee sulla “basi” per strutturale correttamente ogni tipo di pavimento per esterni.

Molto utile (te lo consiglio) – Come Realizzare un Ottimo SOTTOFONDO per la tua Pavimentazione

 

Un saluto, a presto

 

Francesco Graziano