Oggi parliamo di autobloccanti e della loro altezza.

Spesso i clienti mi chiedono:

Qual è l’ALTEZZA GIUSTA? Qual è lo SPESSORE CORRETTO?

Come già abbiamo visto e detto altre volte, quando valutiamo di realizzare una pavimentazione esterna – in questo caso una pavimentazione in autobloccanti – i fattori da considerare sono tanti.

Alcuni li abbiamo già visti, altri li vedremo un po’ alla volta.

Ma l’altezza degli elementi che la compongono, e più in generale lo spessore della pavimentazione esterna, è un aspetto molto importante da valutare perché determina la stabilità o meno della stessa.

Diamo per scontato che tu abbia fatto bene tutto il lavoro precedente (eventualmente torneremo ad approfondire l’argomento in un’ altra occasione). Molto brevemente: abbiamo già posato il nostro “separatore”, il sottofondo è dimensionato correttamente, il fondo è idoneo … non ci resta che posare l’autobloccante.

“Quanto deve essere spesso?”
“In base a cosa scelgo?”

Scegliere l’altezza corretta è un aspetto fondamentale, uno dei fattori più importanti per una buona riuscita ed una corretta stabilità.

Spesso cedimenti e rotture dei manufatti sono legati allo spessore sbagliato.

L’altezza del tuo autobloccante determina (assieme alle sue caratteristiche meccaniche specifiche  ) l’indice di carico ammissibile. Ovvero, cosa può e cosa non può transitare sopra la tua pavimentazione.

Esistono 3 standard di autobloccanti in riferimento all’altezza.

La prima è quella adatta ad un carico leggero, quasi esclusivamente pedonale.
Al limite è ammesso un passaggio occasionale di autovetture. Ma se prevedi molto movimento di auto: lascia perdere.

Parliamo del 4 cm, un formato oggi sempre meno usato. A volte però, non abbiamo alternative.

Spesso il limite è legato ai carichi ammissibili. Per esempio sopra i solai . Sopra le autorimesse condominiali, nel caso siano interrate, capita frequentemente che il limite di carico ammissibile sia particolarmente ridotto. La somma dei pesi che gravano sugli elementi strutturali non permette ulteriori notevoli incrementi di “sovrappeso”. Aumentare lo spessore della pavimentazione in quei casi può compromettere la stabilità del solaio.

Altre volte, invece il problema è legato al problema delle quote.
Utilizzando spessori più elevati andremmo magari a compromettere le pendenze ed il relativo discorso del deflusso acque meteoriche. Soglie di ingresso troppo basse o situazioni analoghe possono vincolare l’altezza delle marmette autobloccanti. Le alternative potrebbe essere la demolizione del piano sottostante o l’utilizzo di un prodotto a spessore ridotto sempre che la base di appoggio sia idonea.

Le possibilità esistono, occorre solo valutarle correttamente.

 

La seconda tipologia di spessore di autobloccanti è quella più diffusa. Si tratta del formato da 6 – 7 cm di spessore.

A volte puoi trovare anche misure da 6,5 o 7,5 cm (dipende dal produttore) per cui quasi mai modelli di ditte diverse sono compatibili fra loro.

È lo spessore maggiormente utilizzato per un motivo semplicissimo. È l’altezza idonea a sopportare un traffico medio leggero di autovetture e furgoni fino a 35  quintali di massa.

Diciamo che per un transito occasionale di autocarri, anche più pesanti dei classici 35 quintali a pieno carico,può andar bene. Sempre che fondo e sottofondo siano dimensionati correttamente.

E infine abbiamo l’ultima tipologia di spessore, quella da 8 a 10 cm. (solitamente 8 )

Sono la soluzione ideale (come altezza) in zone soggette al transito di automezzi pesanti.
Fermo restando quanto detto precedentemente riguardo a base di appoggio, etc

Questa tipologia di spessore risolve ogni problema di stabilità in funzione del traffico.

Valuta correttamente, nel caso non fossi sicuro fatti aiutare.
Una pavimentazione esterna deve durare nel tempo e prevede costi importanti.

Investire tempo e denaro per scoprire poi che non abbiamo scelto in maniera corretta (consigliati magari da qualche fornitore disonesto ) è davvero molto spiacevole.

Per cui scegli bene.

Ok, per oggi è tutto.

Se vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità dal mondo delle pavimentazioni esterne e ricevere molti utili consigli su:

  • come sceglierla,
  • come farla durare a lungo
  • come rimediare ai danni e possibilmente evitare errori

… basta iscriversi alla nostra newsletter.

Un caro saluto. A presto.

Francesco G.