Come si realizza una pavimentazione esterna indistruttibile 

Domanda probabilmente da 1 milione di dollari …

Diciamo subito che NON esiste una soluzione perfetta in termini assoluti. Ma esistono soluzioni migliori di altre. Un ottimo sistema, ad esempio, è quello che prevede l’utilizzo di materiali particolarmente robusti e duraturi, come ad esempio la pietra.

I materiali provenienti dalla lavorazione della roccia sono incredibilmente durevoli e permettono di scegliere fra svariate qualità e molteplici variazioni cromatiche. Come restare indifferenti di fronte al fascino intramontabile di questo incredibile materiale?

La pietra è certamente un’ottima candidata per realizzare una bellissima pavimentazione esterna.

Non solo. È anche un ottimo elemento per rivestire scale o per dare quel tocco di eleganza al tuo patio esterno. O ancora: rivestire pareti, davanzali, realizzare ” pozzi del fuoco”, etc.

La maggior parte delle rocce si presta particolarmente bene a tutti gli utilizzi appena visti, proprio per alcune  caratteristiche peculiari:

  • straordinaria resistenza … allo sfregamento, al transito (anche di veicoli pesanti)

  • stupefacente fascino ed eleganza … grazie alle infinite forme e variazioni cromatiche disponibili

  • singolare garanzia di durata nel tempo … quasi a vita

Insomma … un materiale per pavimentazioni esterne (e non solo) fantastico, sotto tutti i punti di vista.

Sembra tutto molto bello e semplice … in realtà NON è proprio così.

Scegliere la pietra giusta per una pavimentazione esterna, NON è affatto così semplice.

Avere infinite possibilità a disposizione, spesso ci da l’illusione di poter scegliere facilmente.

Spesso, capita che dopo aver investito parecchio denaro in materiali pregiati si rimane purtroppo delusi, o poco soddisfatti del risultato finale. L’errore più comune è trascurare alcuni dettagli importanti.

Potrei scrivere un libro su ” gli errori più comuni nella scelta della pavimentazione esterna ” . Ma alcuni sono particolarmente ricorrenti.

Primo errore comune:

scegliere esclusivamente secondo il proprio gusto personale

Sfogliando le riviste di arredamento e design è facile cadere in questa trappola. Sovente, la valutazione personale NON è mai abbastanza “onesta”. Valutiamo “di pancia” – a livello emozionale – senza considerare alcuni aspetti fondamentali. Cosa voglio dire? Semplicemente che, incantati da opere meravigliose realizzate ad hoc, in ambienti specifici, dimentichiamo poi di contestualizzare quell’opera tanto ammirata sulla rivista.

Ogni ambiente ed ogni opera sono unici … punto.

Contrasti cromatici, armonie di forme, proporzioni, simmetrie e “pesi”  vanno valutati a seconda del contesto. Senza considerare tantissime altre variabili da soppesare, quando andiamo a progettare o ri-progettare uno spazio esterno o interno che sia.

Una valutazione superficiale può causare a fine lavori molta insoddisfazione e frustrazione, pur avendo investito parecchio denaro in materiali pregiatissimi.

Altro errore comune :

pensare di sapere riconoscere un buon materiale

Le pietre sembrano tutte dure, e tutte bellissimi … ma NON è proprio così

La ” durezza della pietra ” è un parametro fondamentale per una lunga durata nel tempo, soprattutto quando parliamo di ambienti esterni.

Molte rocce sono troppo “tenere” per essere utilizzate come rivestimento di una pavimentazione esterna.

Anche se al tatto sembrano tutte molto dure, a livello meccanico NON hanno tutte lo stesso grado di durezza. Specialmente in ambienti molto umidi, con climi particolarmente rigidi, (come capita in Italia nella stagione invernale) occorre prestare particolare attenzione ai materiali. Alcune rocce tendono a sbriciolarsi (o sfaldarsi) molto velocemente. Presta ancora più attenzione alle pavimentazioni sottoposte al transito di autoveicoli (soprattutto autocarri).

La vista ed il tatto possono facilmente ingannare. Alcuni difetti vengono alla luce nel tempo. Scegliere la giusta pietra, per rivestire una pavimentazione esterna, è più complicato di quanto possa sembra.

 

NON fraintendermi

Non voglio dire che tu abbia gusti pessimi o che tu non sappia distinguere un materiale buono da uno scadente. Voglio semplicemente farti riflettere  su aspetti che spesso sfuggono o che sono facilmente “mascherabili”.

Arredare gli spazi esterni richiede lo stesso impegno e la stessa competenza che occorrono per arredare gli ambienti interni di casa tua, del tuo ufficio o di qualunque altro ambiente racchiuso tra quattro mura ed un tetto. Ne più, ne meno.

La famosa paesaggista Maureen Gilmer (una che “ne sa” veramente, in materia) parla infatti degli spazi esterni come di vere e proprie “stanze esterne“.

È un concetto che spesso ci sfugge. Se guardiamo le grandi dimore storiche, invece appare molto evidente questo concetto. La suddivisione dei vari ambienti esterni di queste “regge”, è estremamente curata e studiata, proprio come capita per qualunque partizione interna.

Lasciare che immaginazione e gusto personale siano le uniche metriche di valutazione per arredare uno spazio esterno, può essere veramente un azzardo.

Guardati intorno. Ti renderai facilmente conto di quante “brutture” siano state realizzate nel tempo.

Riconoscere e utilizzare stili architettonici specifici, valutare i materiali più idonei, applicare le tecniche di posa più efficaci sono aspetti che fanno la differenza. Senza dimenticare che si tratta spesso di cifre importanti.

Una pavimentazione in pietra fatta bene ha un costo certamente elevato, se paragonato a pavimentazioni in altri materiali (ad esempio il conglomerato bituminoso).

Farsi aiutare nella scelta è il primo consiglio che do ai miei clienti, agli amici e a tutti coloro che mi chiedono aiuto attraverso una consulenza. Ed è anche uno degli aspetti, che gli stessi clienti, citano nei loro racconti .

Qualunque soluzione parte da un’IDEA. Ed è proprio quella la chiave per fare la differenza fra un progetto mediocre ed uno memorabile.

 

Altro errore frequente:

utilizzare impropriamente il budget a disposizione

Ho visto “bruciare” letteralmente somme di denaro esagerate, in rivestimenti costosissimi. Pietre carissime, in contesti sbagliatissimi, e soprattutto senza “basi”.

Questo concetto delle “basi” è spesso trascurato, nonostante io lo ripeta fin quasi allo sfinimento. Le persone sono talvolta dure d’orecchi … poi si ritrovano brutte sorprese. Quello che voglio farti capire è un concetto fondamentale. Trascuralo e rimpiangerai amaramente di non avermi dato ascolto.

Quando vai a realizzare una pavimentazione esterna, a meno che tu non abbia un limite di spesa infinito, devi suddividere bene il budget a disposizione. Smettiamola di “buttare” soldi a casaccio, concentrandoci solamente sul materiale da rivestimento.

Quando parliamo di rivestire una pavimentazione esterna o di rivestire una scala, dobbiamo prima pensare al “supporto”.

Il supporto della pavimentazione  è estremamente importante. Appoggiare un lingotto d’oro, su un castello di carte, purtroppo NON è la scelta migliore che tu possa fare. Trascurare fondo sottofondo , così come il corretto smaltimento delle acque meteoriche è un errore gravissimo.

Pavimentazioni deformate,cedimenti e rotture, ristagni d’acqua, distacco della pavimentazione, sono alcune delle conseguenze che si verificano in questi casi.

Come sempre: ” i dettagli fanno la differenza”.

Prendiamo ad esempio la posa della pietra . Esistono essenzialmente 2 metodologie (ciascuna con diverse variabili).

La prima – metodo classico – buona, ma non ottima, prevede come sistema di fissaggio l’uso di inerti fini e leganti tradizionali.

La seconda, molto più performante, prevede l’impiego di leganti speciali inseriti con modalità ben precise.

Vedremo nel dettaglio queste due tipologie all’interno di un articolo dedicato. Quello che inizio ad accennarti oggi, è che esiste una diversità di costi (a volte notevole) fra queste due tipologie. Ma i risultati sono chiaramente diversi e molti operatori del settore NON sono proprio trasparenti in proposito. A volte per scarsa competenza, altre volte per troppa “furbizia” … fatto sta che i risultati disastrosi, nel tempo si vedono.

 

Per oggi ci fermiamo qua.

Come realizzare una pavimentazione esterna indistruttibile ?

Oggi abbiamo parlato di pietra per pavimenti esterni. È probabilmente uno dei materiali da rivestimento più resistenti in assoluto, sia per quanto riguarda la resistenza gli agenti atmosferici, sia per il transito di autoveicoli. Ma fai attenzione. Alcune rocce sono più friabili di altre e non sempre possono andar bene all’esterno.

La pietra ha un fascino senza tempo, infinite forme, spessori, variazioni cromatiche e differenti consistenze al tatto fra cui scegliere. Occorre però scegliere correttamente. Scegliere in completa autonomia non è così semplice.

Attenzione poi al “supporto”. È una delle variabili più importanti, insieme al sottofondo ed al corretto smaltimento delle acque meteoriche. Ricorda anche di predisporre la posa di guaine passacavo e tubazioni di adduzione acqua che potrebbero esserti utili in futuro. Demolire e rifare potrebbe costarti caro.

Parliamo di investimenti importanti ed occorre distribuire correttamente il budget a disposizione per non avere brutte sorprese.

Attenzione ai dettagli, come ad esempio i sistemi di fissaggio. Le tecniche tradizionali NON sempre sono efficaci e durature. Qualche euro in più, investito in leganti più performanti, ti permette di risparmiare tempo e denaro in futuro.

Un’ ottima pavimentazione esterna è l’insieme di tanti piccoli tasselli importanti.

Parti sempre da un’idea e sviluppala per bene.

se vuoi saperne di più …

Guarda fra le risorse gratuite . Lì puoi trovare la risposta a moltissime domande attraverso consigli e suggerimenti. Ad esempio.

Da dove partire per realizzare un’ottima pavimentazione esterna?

Quali sono i materiali da scegliere, e perché?

Come si realizza un supporto stabile e duraturo?

Come si prepara correttamente un sottofondo?

Quali sono le novità e le ultime tendenze?

 

C’è veramente tantissimo materiale a tua disposizione. E tanti articoli usciranno prossimamente.

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Ok, per oggi è tutto. Ci vediamo alla prossima

 

Ci sentiamo presto, un saluto

 

Francesco G.