Osserva la foto e poi rispondi alla mie domande:
– vuoi sapere perché ciò accade?
– desideri conoscere la soluzione al problema?

Se hai risposto “sì” ad almeno una delle due domande continua a leggere l’articolo. Troverai la risposta all’interno di questo post. Buona lettura.

Probabilmente hai già visto una scena simile a quella nella foto.

Cominciamo dalla causa. Alla fine vedremo anche come sia possibile porre rimedio.

Perché capita è molto semplice, i motivi possono essere 2:

  • il sottofondo e/o il fondo NON sono adeguati
  • le sigillature fra i cubetti sono inefficaci

Generalmente si tratta di un mix di entrambe.
Il problema vero molto spesso è legato ai carichi che transitano sulla pavimentazione.
Se la strada è pedonale difficilmente sottofondo e sigillature saranno inadeguati.
Se invece transitano autovetture,o peggio ancora veicoli pesanti come autocarri e mezzi d’opera di grosse dimensioni, il discorso cambia.

Molto spesso si tende ad utilizzare il cubetto di pietra nei centri storici.
Di base è una scelta corretta a livello estetico in molti contesti (NON in tutti).

Il problema però è il transito dei veicoli. E parecchie strade, di alcuni centri storici, sono soggetti a carichi elevati.

Se gli strati sottostanti NON sono adatti a sopportare pressioni elevate, l’inevitabile conseguenza sono i cedimenti.

Ora, ammettiamo per un attimo che il SOTTOFONDO ed il FONDO siano adeguati a sorreggere carichi elevati. Anche in questo caso dobbiamo tenere in considerazione un ulteriore aspetto. Quando parliamo di pavimentazioni esterne ricordiamoci che non esistono soltanto i carichi statici.

Non parliamo solo di qualcosa di “appoggiato” ma di veicoli che sterzano e innescano tensioni orizzontali elevate. Immaginate un autocarro pesante che supera i 500 quintali quali sforzi innesca sulla pavimentazione durante una manovra. Se avete assistito ad una scena simile sapete perfettamente di cosa parlo.

 

Il PROBLEMA non è tanto nel cubetto in sé perché la pietra generalmente è molto resistente a qualunque tipo di sollecitazione. A parte alcune rocce, come ad esempio i marmi bianchi che sono un po’ più teneri, la maggior parte delle pietre difficilmente si frantuma sotto l’azione di carichi anche importanti.

Il PROBLEMA vero sono le giunzioni, le SIGILLATURE.

La miscela (solitamente a base di sabbia e cemento o anche solo sabbia) utilizzata per sigillare gli interstizi fra i cubetti, una volta posati, NON sopporta tensioni elevate.

È l’ANELLO DEBOLE della catena. Sempre che fondo e sottofondo siano adeguati.

La situazione peggiora in inverno, quando l’uso massiccio di “sale antighiaccio” degrada ancora più velocemente la miscela sabbia-cemento delle sigillature.

Oppure, quando le fughe sono riempite solamente con sabbia e magari la strada presenta pendenze accentuate. In questi casi basta l’acqua piovana a “svuotare” le sigillature in breve tempo.

Per questo SCONSIGLIO SEMPRE questo tipo di pavimentazione quando:

– è previsto il transito di mezzi pesanti (salvo specifiche precauzioni )
– la pendenza stradale è eccessiva

Se anche tu, ti trovi di fronte ad una situazione come quella in foto e vuoi porre rimedio ripristina la parte deteriorata, sperando che il resto della pavimentazione non dia problemi in futuro.

Nello specifico, se il problema è di natura strutturale devi smantellare il tratto lesionato e verificare i materiali utilizzati come fondo e sottofondo. Probabilmente non sono idonei oppure sono insufficienti a garantire la stabilità.

Se il problema sono le sigillature, una volta riposizionati i cubetti sigilla nuovamente le fughe per bene magari utilizzando miscele a base di polimeri.
Sono più resistenti della semplice miscela sabbia e cemento.

Bene, per oggi è tutto.

 

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Ti aspetto al prossimo post.

Io ti ringrazio e ti saluto

 

A presto.
Francesco G.